Tutte le discipline di contatto, a livello amatoriale, sono vietate per 30 giorni. Questa la prima notizia che salta all’occhio del nuovo Dpcm. Ma che cosa significa? Ad entrare nel dettaglio ci pensa il CSI aretino.  Alla luce del nuovo provvedimento del Governo, il Comitato precisa che, per un mese non è possibile praticare sport di alcun genere quali calcio e derivati, arti marziali, boxe, pallavolo…, né all’aperto, né al chiuso, a eccezione di tennis, padel, e altri in elenco, che garantiscono distanza di sicurezza, e ovviamente a quelli che possono essere svolti autonomamente, come il footing.

Ma c’è un punto di fondamentale importanza. Sono sì vietate le attivita’ di sport di contatto amatoriali, ma non quelle di federazioni e organizzate da enti di promozione sportiva e sociale che sono strutturate e che rispettano i protocolli già previsti.  In sostanza gli enti che organizzano i campionati di calcio a 5, basket, pallavolo possono farlo. Non possono essere fatte, ad esempio, partite tra scapoli e ammogliati. E questo vale per tutti gli altri sport.

Le palestre e le piscine non rientrano nei divieti e potranno continuare la loro attività, mantenendo alta la guardia con ingressi su prenotazione e regolamenti specifici anti Covid.

Perciò, per professionisti e amatori, le sessioni di allenamento degli atleti degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive.

Riguardo, infine, al delicato tema dell’utilizzo della mascherina, ecco le disposizioni: in caso di passeggiata (definita “attività motoria”) occorre indossarla, se invece si va a praticare sport (“jogging” e “footing” ci rientrano, in quanto “riconducibili all’attività sportiva”) non è necessaria.

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